00 21/07/2009 10:28
Il boss incanta Roma. Per la prima volta all'Olimpico, Bruce Springsteen apre la prima delle tre tappe italiane (domani a Torino poi il 23 a Udine) con una serata speciale. ''È bello essere nella città più bella del mondo'' ha detto, introducendo anche questa volta il concerto con la ''solenne promessa'' della E Street Band: ''Curare le nostre anime e costruire una casa di musica e rumore. Roma ha bisogno del rumore''.

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Il concerto del boss parte con la intro di 'C'era una volta in America', poi il rock conquista la scena con 'Badlands' e 'Out In The Street'; a seguire, 'Outlaw Pete', 'She's The One' e poi la prima della title track dell'ultimo album, 'Working On A Dream'. Alla fine del concerto i 'classici': 'Johnny 99', 'Atlantic City', 'The Rising', 'Lonesome Day' e 'Waiting On A Sunny Day'.

Anche in questo tour, alcuni dei titoli della scaletta sono 'scelti' tra i cartelli del pubblico. Bruce Springsteen raccoglie qualche suggerimento e arrivano così 'Pink Cadillac', 'I'm On Fire', 'Surprise' e 'Prove I All Night'. La chiusura è affidata a 'Born To Run' con le luci accese sul pubblico che canta '''baby we were born to run'.

Subito dopo partono i bis, aperti con una dedica ai terremotati: ''Questa è una canzone per la gente d'Abruzzo'' dice Springsteen prima di cominciare 'My City of Ruins', brano dell'album 'The Rising' suonato la prima volta nel concerto per la raccolta di fondi dopo la tragedia dell'11 settembre.