00 03/12/2008 18:06
Rocky Balboa rappresenta l’icona di un cinema esistenzialista, preposto a demarcare una filosofia di vita alternativa, avente per oggetto la cruda realtà della strada.
La figura di Stallone enfatizza il sentiero dell’uomo comune, il quale nasce nel nulla e sovente risulta reietto al cospetto della massa.
Povertà e strada vivono in simbiosi.
Emergere dalla polvere di un contesto simile, è impresa ardua.
Di conseguenza, il dramma letterario diventa esistenziale.

La psicologia di Sly è costruttiva quanto impegnativa.
Egli giace al cospetto di un conflitto “doppiamente adiente”: piegarsi al suo destino (subendo l’urto devastante del fallimento) oppure vincere la vita (in veste di protagonista).

La strada, ormai, ha forgiato il suo carattere.
E il bivio della sua vita presenta due corsie: una sterrata e l’altra battuta.
Stallone opta per la prima.
Così, alimentando la fiamma della passione per la boxe, ne coltiva il talento, abnegando il suo passato nebuloso.

Il talento, intriso di sacrificio, lo condurrà all’ascesi del titolo mondiale.

Il campione, tuttavia, è tornato “uomo”.
La strada di Philadelphia rappresenta un lontano ricordo.
Il denaro ha placato la sua fame.
E il lusso ha “corrotto” la sua nobiltà d’animo.
In sintesi, la fiamma della passione si è spenta e Balboa giace nella convinzione di sedere indisturbato sul trono di una piramide.

Lo scenario descritto pianifica la via del tracollo.
Rocky ha perso la cintura.
Ma soprattutto ha smarrito la propria autostima.
Mentre Stallone giace KO, i fantasmi del passato propendono a materializzarsi.

Nella stagione della povertà ebbe tutto.
Nella stagione della ricchezza, invece, perse ogni cosa.

Soltanto nell’umiltà dello spirito potrà ritrovare se stesso, acquisendo consapevolezza nei propri mezzi e beneficiando dell’aiuto altrui.

Or dunque, cibandosi di volontà, il “defunto” campione cristallizza un’immagine di sé ancor più devastante.
La sua nobiltà d’animo è tornata a splendere, facendo dell’umiltà una pietra miliare nella propria esistenza.

Questa è la semplicità di un uomo che giace sul trono del mondo: Rocky Balboa!