John Rambo, al cospetto di una mente superficiale, potrebbe assumere le sembianze di una macchina da guerra stereotipata e cristallizzata in forma di automatismo con difficile estirpazione.
Nulla di più sbagliato…
Egli è solamente un uomo … ubicato nella solitudine di una società schiva e meschina.
L’eroe del Vietnam, nel mondo civile, giace reietto e abdicato, nonché spogliato della propria dignità.
La mente di Rambo non risulta inficiata da una patologia post – traumatica da stress bellico.
Al contrario: essa opera in sincronia con la profondità di uno spirito nobile.
La corruzione morale che decreta ogni forma sostanziale di caducità umana, non è insita nel cuore di Rambo.
La solitudine di costui, dunque, è consequenziale al declino delle virtù sociali.
Egli funge da pedina sacrificale.
La guerra, tuttavia, trasforma l’oggetto del sacrificio in un protagonista attivo.
La sua pace spirituale, infatti, è intrinsecamente connessa al valore dell’onore conseguito sul campo.
Per converso, la staticità degli eventi ne cagionerebbe la fine istantanea.
Questa è la “solitudine enigmatica” di un uomo che ama il suo prossimo più della sua stessa vita: John Rambo!